“Il cardinal Ruini, che non ne sbaglia una, ha avvertito: il rito domenicale dell’Angelus è una preghiera, non un comizio. Non una parata, non una passerella politica. Non il proscenio per esibizionismi. E’ ovvio, ma non tanto. Chiunque ha naturalmente pieno diritto di partecipare in modo civile e non liturgico, di meditare, di applaudire, di sentire quell’assemblea domenicale del popolo di Dio come cosa anche sua. La Roma petrina è in questo senso una città grande, accogliente, versatile, capace di offrirsi in cento sfumature diverse a chi vi si senta, anche solo per una mattinata, in qualche modo pellegrino. Ci sono espressioni incontenibili che si sono sentite in quella piazza, come il celebre grido “santo subito” rivolto da una parte entusiasta dei fedeli ai successori del papato di Giovanni Paolo II nel giorno delle esequie. Chi non è della compagnia sarà naturalmente contegnoso e rispettoso”.
(da “Il Foglio”, rubrica delle lettere)