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Negli Stati Uniti il partito repubblicano vive una fase particolare, tra il leaderismo di Donald Trump (alle prese con processi e primarie) e la spaccatura sulla politica estera. In Europa la novità Meloni come sta influendo?
Partiamo dagli Stati Uniti, dove il Partito Repubblicano vive una fase particolare che si prolunga già da un po’ di tempo. Tradizionalmente i conservatori americani sono, molto più di altri, influenzati dalla cosiddetta dottrina Monroe per la quale gli Stati Uniti debbono occuparsi eminentemente dei problemi del continente americano. Questa teoria fu messa in dubbio fortemente dai neo-con con la tesi dell’esportazione della democrazia. La presidenza Trump, almeno agli esordi, rappresentò perciò un ritorno alla norma. Quel che ha fatto ricadere i repubblicani in “una situazione particolare” è stato il combinato disposto tra i comportamenti assunti da Trump dopo la sconfitta, così lontani dalla normalità conservatrice, e la situazione eccezionale nella quale il mondo si trova a partire dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. In questo contesto, evidentemente, l’isolazionismo non ha più nulla di tradizionale.
E in Europa?
Qui tra le destre che debbono il loro successo alla difesa della sovranità nazionale e alla lotta all’immigrazione, a me pare che per la prima volta si sia insinuata una differenziazione di carattere strategico e non più solamente tattico. […]