Buon pomeriggio,
questo è il Monastero Carmelitano e vi parlo nel corso di una pausa dei lavori della riunione del Gabinetto del governo. Abbiamo assunto decisioni molto importanti e non esagero se definisco queste decisioni vitali. Per maggiore precisione ho preparato testo scritto a cui darò uno sguardo.
Oggi è il settimo giorno. Durante questi sette giorni dalla dichiarazione dello “stato di emergenza” abbiamo lavorato per organizzare la difesa collettiva del nostro Paese, la nostra difesa comune contro la pandemia globale. Vi stiamo progressivamente informando riguardo le decisioni sanitarie ed epidemiologiche e continueremo a farlo. Il gruppo operativo, il gruppo di azione e gli epidemiologi stanno lavorando costantemente, prendendo decisioni e rilasciando informazioni 24 ore su 24.
Al Gabinetto di oggi, dal quale arrivo, abbiamo fatto un passo avanti per ciò che concerne le criticità economiche. Abbiamo assunto queste decisioni perché crediamo che sia arrivato il momento di affiancare misure economiche a quelle sanitarie ed epidemiologiche.
Sappiamo come la pandemia non stia mettendo in pericolo solo il nostro benessere psico-fisico, anche se questo è senza dubbio il primo e più rilevante pericolo, ma anche il lavoro e i posti di lavoro delle persone. Ecco perché oggi abbiamo discusso e adottato misure che proteggeranno il lavoro. Ciò che abbiamo imparato negli ultimi dieci anni è che dove c’è lavoro, c’è tutto.
Vi informerò ora delle decisioni adottate. Vorrei però anzitutto chiarire che si tratta soltanto delle prime, e più impellenti, decisioni e che verranno seguite da altre misure. Ogni giorno dovrete aspettarvi il lancio di nuove iniziative finalizzate al rilancio della nostra economia.
La prima misura consiste nella sospensione, fino a fine anno, del pagamento delle rate e degli interessi sui prestiti contratti da privato o dalle aziende, da ciascun individuo privato e da ciascuna azienda. In secondo luogo, i mutui a breve termine contratti dalle imprese verranno prorogati fino al 30 giugno.
Terzo, abbiamo stabilito un nuovo limite massimo della percentuale annuale , la APR, che si applica a tutti i nuovi prestiti contratti da domani in poi: il nuovo limite sarà del 5% sotto il tasso base della Banca Centrale.
Sarete tutti a conoscenza di come alcuni settori della nostra economia stanno già vivendo enormi difficoltà. Siamo stati in continuo contatto con loro e abbiamo da subito preso in considerazione le loro istanze e proposte. Questi settori sono il turismo, la ristorazione, l’industria dell’intrattenimento, lo sport, i servizi culturali e il trasporto passeggeri o il servizio taxi. In questi ambiti i contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro saranno azzerati e quelli a carico dei lavoratori ridotti in modo significativo: non sarà loro richiesto di pagare i contributi pensionistici e la rata della loro assicurazione sanitaria sarà ridotta al minimo statutario. Al momento queste misure sono programmate per rimanere attive fino al 30 giugno. Stiamo procedendo con la sospensione del pagamento della rata flat della Small Business Tax (KATA) da parte dei tassisti, sempre fino al 30 giugno. In quest’ultimo settore né l’interruzione, né l’aumento dell’onerosità degli accordi di noleggio saranno consentiti. Stiamo altresì sospendendo la riscossione del Tourism Development Contribution fino al fine giugno.
Quinto, abbiamo adottato decisioni finalizzate a rendere la normativa sul lavoro maggiormente flessibile, così da rendere più facile l’interlocuzione e la sottoscrizione di accordi tra datori di lavoro e dipendenti.
Ho cercato di essere quanto più accurato possibile, nonostante si tratti di problematiche complesse e difficili. Il decreto che vi ho appena descritto sarà pubblicato oggi, mentre le misure in dettaglio verranno rese nota a partire da domani.
Nel frattempo il governo continuerà a lavorare.