a cura della Fondazione Magna Carta
numero 1/2011
Ci sono tanti sistemi elettorali nel mondo; anzi, ogni Paese ha il suo. È come se in materia elettorale ci fosse una sovranità assoluta esercitata attraverso l’individuazione di un proprio sistema elettorale che non copia e riproduce modelli altrui.
Si pensi alla Francia del doppio turno, alla Gran Bretagna dell’uninominale, alla Germania della clausola di sbarramento, alla Spagna dei collegi provinciali ristretti. Anche l’Italia ha senz’altro diritto ad avere un suo sistema elettorale, e non mancano le soluzioni.
A cominciare dal ripristino del sistema maggioritario per il 75% dei seggi e proporzionale per il restante 25%, senza scorpori o altre fantasie normative. L’importante è che sia un sistema elettorale finalizzato a favorire il formarsi di una maggioranza e un governo, scelto e legittimato attraverso il voto degli elettori.
Tratto dall’editoriale di Tommaso Edoardo Frosini
Sommario
“Una legge elettorale che salvi il bipolarismo (An Electoral Law to Save Bipolarity)” di Tommaso Edoardo Frosini
Saggi
“Quale sistema elettorale, quale democrazia?” di Michele Ainis
“Come discutere di sistemi elettorali” di Augusto Barbera
“Il riequilibrio dei sessi nella rappresentanza politica” di Licia Califano
“Cambiare la legge elettorale: non una proposta ma un metodo” di Carlo Fusaro
“Le elezioni primarie dirette di partito (o di coalizione) e la loro regolazione pubblicistica” di Fulco Lanchester
“La Democrazia paritaria nel solco del principio costituzionale Meritocratico” di Ida Nicotra
Forum
About Electoral Law and Nes Questions
Premessa di Giuseppe de Vergottini; interventi di Marc DeGirolami, Cheryl Saunders, Otto Pfersmann, Christian Starck, Anna Gamper, Marcelo Figuereido, Lech Garlicki
Notizie sugli autori
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