“La sfida dell’autonomia può essere un’opportunità per il Sud a patto che il Sud venga messo nelle condizioni di avvalersene. Per poter camminare sulle sue gambe, bisogna che gli si diano gambe adeguate”. Lo ha detto questa mattina il Presidente della Fondazione Magna Carta Gaetano Quagliariello, nel corso dell’iniziativa “La Macroregione del Sud” promossa dalla fondazione stessa insieme alla fondazione Craxi, sul tema dell’autonomia e del rilancio del Sud. “Non servono nuovi soldi – ha osservato Quagliariello -, basta utilizzare quelli che ci sono, tra risorse interne e fondi comunitari, facendone massa critica per creare le condizioni di contesto necessarie a uno sviluppo strutturale del Mezzogiorno: infrastrutture, condizioni di lavoro, formazione del capitale umano. Insomma, i soldi ci sono ma bisogna scegliere tra due modelli di utilizzo: quello della sussidiarietà, per il quale lo Stato interviene in base alle diverse esigenze dei territori e li mette nelle condizioni di svilupparsi autonomamente, o il modello rappresentato dal reddito di cittadinanza. La nostra proposta, ovviamente, va nella prima direzione. Come metodo – spiega ancora Quagliariello -, serve una gestione di natura emergenziale che consenta di semplificare molto i passaggi amministrativi e rispondere alla situazione di emergenza nella quale si trova il Sud. Sul piano dell’assetto istituzionale, la nostra proposta prevede la creazione di macroregioni, il ripristino delle Province e, su tale base, la negoziazione di una propria autonomia che a solo a questo punto il Mezzogiorno sarà in grado di utilizzare”.
In quattro step la proposta di Magna Carta per il Sud
da Fondazione Magna Carta | Feb 19, 2019 | In Evidenza, News | 0 commenti