ll ricorso ai pentiti serve a combattere la mafia. Ma l’uso a volte spregiudicato dei collaboratori di giustizia ha alimentato quella “cultura del sospetto” che circonda da vent’anni la vita politica italiana. Con il convegno che si è svolto il 29 aprile, Magna Carta ha avviato una riflessione sull’uso e sull’abuso dei pentiti e sui possibili correttivi da apportare alla disciplina della “chiamata in correità”.
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PENTITI dei PENTITI?
Giovedì 29 Aprile 2010
Senato della Repubblica
Sala Capitolare Chiostro del Convento di S. Maria sopra Minerva
Piazza della Minerva 38, ROMA
15,30 – Apertura dei lavori
Gaetano QUAGLIARIELLO, Vicepresidente Vicario del gruppo PdL al Senato
e Presidente Onorario fMC
16,00 – Il punto di vista dei tecnici
Stefano DAMBRUOSO, Attività Internazionali – Ministero di Giustizia
Franco ROBERTI, Procuratore della Repubblica di Salerno
Giorgio SPANGHER, Ordinario Procedura Penale – Università La Sapienza
di Roma
Nicolò ZANON, Ordinario Diritto Costituzionale – Università Statale di Milano
modera Francesco VALLI, Presidente fMC
17,00 – Le valutazioni della politica
Luigi COMPAGNA, Senatore PdL e membro del Comitato Scientifico fMC
Alfredo MANTOVANO, Sottosegretario al Ministero dell’Interno e Presidente
della Commissione sui programmi di protezione
per collaboratori e testimoni di giustizia
Luciano VIOLANTE, già Presidente della Camera e Presidente Fondazione Italia
Decide
modera Mario SECHI, direttore de Il Tempo
*Obbligo di giacca e cravatta