Presentazione
L’Italia vanta una lunga tradizione scientifica d’eccellenza e può contare su istituti universitari e centri di alta formazione che, malgrado le difficoltà finanziarie con cui devono confrontarsi, continuano a produrre ricerca di alto livello e a formare ricercatori di straordinario talento.
Nel nostro Paese a mancare non sono le istituzioni d’eccellenza ma un sistema che dia fiducia, sia attraente per un ricercatore: al termine di un progetto che dura mediamente cinque anni, un ricercatore non può avere l’incertezza sulla possibilità di continuare a sviluppare il suo programma. Questa incertezza deriva fondamentalmente dall’insufficienza delle risorse destinate, sia dal settore pubblico che dal settore privato, alla ricerca e dalla persistente incertezza nel riconoscere alla ricerca un ruolo essenziale nella strategia di sviluppo del Paese.
L’Italia è, tra i paesi sviluppati, quello che presenta meno imprese impegnate, con elevata percentaule del fatturato, in ricerca e sviluppo. Ciò si riflette sulla capacità brevettuale dell’industria italiana. Altro problema non trascurabile è la capacità di risorse umane dedicate. Anche questo parametro denota il ritardo dell’Italia rispetto all’Europa.
Indice
La ricerca sceintifica in Italia
La ricerca scientifica nel Mezzogiorno
Strategie per potenziare l’impatto dei Centri di ricerca nel Mezzogiorno
La formazione del capitale umnao nel Mezzogiorno
Strategie per trattenere/attrarre capitale umano nel Mezzogiorno
Appendice
Centri universitari d’eccelleza ed enti pubblici di ricerca nel Mezzogiorno
Basilicata: enti pubblici di ricerca
Calabria: centri d’eccellenza; enti pubblici di ricerca
Campania: centri d’eccellenza; enti pubblici di ricerca
Puglia: centri d’eccellenza; enti pubblici di ricerca
Sardegna: centri d’eccellenza; enti pubblici di ricerca
Sicilia: centri d’eccellenza; enti pubblici di ricerca
Distretti tecnologici; Basilicata; Calabria; Campania; Puglia; Sicilia