All’uomo Joseph Ratzinger, per l’immenso patrimonio di pensiero che ci lascia in eredità, che ha ispirato in senso decisivo i valori della nostra Scuola di Formazione Politica e dal quale non possiamo prescindere per “comprendere il XXI secolo”.
In particolare, per la profonda riflessione sull’identità europea e la necessaria riscoperta delle sue radici che affondano nella storia di Atene, Roma e Gerusalemme.
La ricerca coraggiosa di un ethos comune fra gli uomini su cui fondare la convivenza umana e l’autentico dialogo dei popoli, identificando il principio dialogico-morale d’unione e comprensione tra le culture nella vastità del Logos.
L’esaltazione del valore della libertà quale tratto distintivo dell’antropologia occidentale e cristiana, oggi messa in discussione da una interpretazione totalizzante delle neuroscienze.
Il contributo al riconoscimento dell’impronta cristiana quale fattore storico di demitizzazione del potere politico e condizione per la comparsa delle istituzioni laiche e liberal-democratiche occidentali.
La ricostruzione del legame di fides et ratio contro le derive fondamentalistiche e nichilistiche che scuotono dalle fondamenta la nostra civiltà, dimentiche, nell’ottenebramento del pensiero, come il non agire secondo ragione sia contrario non solo all’essere di Dio – come ricordato a Ratisbona – ma all’identità ontologica stessa dell’uomo.
La difesa della politica in quanto forma elevata di carità e di servizio, tesa al bene dell’uomo secondo il realismo della Ragione, quindi la promozione di un rinnovato umanesimo alternativo al supposto ineluttabile avvenire tecnocratico.
La sensibilità alla verità e l’elogio della coscienza contro ogni tipo di tirannide.
La buona battaglia contro l’ultima grande dittatura, quella del relativismo dissolutore in nuce di ogni valore.
Lo spirito d’obbedienza e il sentimento di comunione con cui ha accettato il pontificato e la nobile grandezza con la quale ha saputo rinunciarvi.
Queste le parole che gli studenti della prima edizione della scuola di formazione politica “Comprendere il XXI secolo” hanno deciso di dedicare a Joseph Ratzinger, Benedetto XVI.