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Come far ripartire le riforme istituzionali: è il tema che la Fondazione Magna Carta affronterà domani con Donato Bruno e Carlo Vizzini, presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato, nel corso di un seminario alla presenza del presidente Gaetano Quagliariello, al quale sono stati invitati a partecipare tutti i giuristi che collaborano con la Fondazione e tutti i componenti delle due commissioni parlamentari.

A Bruno e Vizzini verrà presentato un documento “sulla ripresa del processo di riforma istituzionale nella XVI legislatura”, redatto dai costituzionalisti Giuseppe de Vergottini, Tommaso Edoardo Frosini, Giovanni Pitruzzella e Nicolò Zanon, nel quale si propone di sottoporre l’apparato costituzionale ad “un intervento non demolitivo ma di significativa manutenzione”, con particolare riferimento alla seconda parte della Carta, che tenga conto sia della riforma della CdL cancellata dal referendum del 2006 che della cosiddetta “bozza Violante”.

In particolare, il documento prospetta: il superamento del bicameralismo paritario, con l’attribuzione alla Camera dei Deputati di un ruolo preminente nel procedimento legislativo; una riconsiderazione del criterio di rappresentanza nel Senato e delle sue competenze; la riduzione del numero dei parlamentari; la ridefinizione del procedimento legislativo; la previsione di una commissione di conciliazione tra le due assemblee.

Quanto ai rapporti tra governo e Parlamento, il documento prevede il rafforzamento dei poteri del premier in tema di nomina e revoca dei ministri, e la possibilità in capo al governo di controllare l’ordine del giorno della Camera e chiedere la priorità per i disegni di legge che caratterizzano la propria politica. Si propone inoltre una revisione della mozione di sfiducia, la formalizzazione di uno statuto dell’opposizione, la costituzionalizzazione delle autorità di garanzia, la modifica dell’articolo 117 che disciplina la suddivisione delle competenze tra Stato centrale e Regioni, e, in ultimo, una riconsiderazione delle norme che regolano la revisione della stessa Carta costituzionale.

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