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Il Trattato di Lisbona e il rilancio dell’Unione

 

Settembre 2008, pp. 22


 

Per comprendere appieno da dove origina la crisi dell’ideologia europeista, e smentire i tanti commentatori che su questo terreno hanno inteso vaticinare l’avvento di un’insanabile frattura nella maggioranza di governo, occorre fare qualche passo indietro, e risalire fino alle radici di quell’europeismo italiano che lungi dall’avere una matrice unitaria, conobbe due fatti d’ispirazione profondamente diverse.

La prima fonte d’ispirazione fa capo ad Alcide De Gasperi e alla tradizione del popolarismo mitteleuropeo. Essa, di fronte alle tragedie che hanno marcato a fuoco il Novecento, scorgeva nella tradizione della civiltà europea il tessuto connettivo in grado di sanare le ferite che il secolo dei nazionalismi aveva inferto sul corpo del Vecchio Continente.

L’altro europeismo che nacque, grazie ad Altiero Spinelli, nelle solitudini di Ventotene. Immaginando l’Europa da quell’isola non solo si pensava ad un recupero del passato, tantomeno alla forza di una tradizione da resuscitare.

 

Indice

Le nostre radici europee

Intervento per dichiarazione di voto in Assemblea del Senato, 23 luglio 2008
 

Appendice

Il declino dell’Europa nell’età contemporanea