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Corso Scuola di Biopolitica

corso breve

ISCRIZIONI CHIUSE

I saperi e le tecniche contemporanee hanno dotato l’uomo di una capacità di trasformazione della natura, in generale, e della natura umana, in particolare, in grado di modificare radicalmente l’ambiente naturale in cui viviamo, le relazioni sociali che intratteniamo e l’identità stessa dell’essere umano. E così oggi trascinati in un agone ideale dai fatti di cronaca, primo tra tutti il caso Englaro, ci troviamo a fronteggiare una impensabile, fino a qualche anno fa, quanto accesa sfida antropologica che ci impone di interrogarci continuamente sui limiti dell’umano e, rispetto a questi, sulle potenzialità della scienza e del diritto.

Di fronte a questa sfida, il mondo politico-sociale (uomini di governo, deputati, giornalisti, dirigenti pubblici) ha bisogno di adeguati strumenti di comprensione e di elaborazione, di una riflessione nuova, che sia capace di orientare l’azione dei diversi soggetti politici e sociali.

Il corso di Biopolitica organizzato dalla Fondazione Magna Carta intende essere un punto di raccordo tra ricercatori interessati ai problemi della Biopolitica (filosofi, psicologi, scienziati, sociologi, teologi) e il mondo politico-sociale. Più in particolare la scuola intende produrre un lessico alternativo rispetto a quello del pensiero decostruzionista e nichilista e gli strumenti utili per affrontare in modo nuovo i temi della sfida antropologica.

Negli ultimi anni si è sviluppato in Italia un ampio fronte di studiosi laici e cattolici – soprattutto specialisti di discipline filosofiche e teologiche – che, forse, non ha ancora trovato la sua giusta risonanza nell’opinione pubblica del nostro Paese. Magna Carta intende offrire un’opportunità proprio in questo quadro, con l’intento di fornire a questa parte della cultura italiana un luogo, non soltanto di discussione e di elaborazione teorica, ma anche di rappresentanza e di incidenza politica.

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