3.2016

È sotto i nostri occhi la profonda crisi della Unione europea ma anche quella degli stati europei. Si sono moltiplicati negli ultimi tempi gli appelli a mantenere e rafforzare l’Unione Europea come pure a riformarla radicalmente. La confusione è grande, come è di tutta evidenza la mancanza di una linea politica comune che faccia sperare in un recupero soddisfacente della costruzione europea. I movimenti antieuropeisti nascono dalla inefficienza dell’apparato europeo e dalla assenza di un ruolo credibile della Unione. Un dibattito impostato in termini di contrapposizione tra “sovranismo” e “globalismo” non lascia prospettive credibili in quanto un recupero delle sovranità storiche è impossibile mentre il globalismo non tiene conto della realtà istituzionale degli stati che restano pur sempre i destinatari delle aspettative popolari del tutto deluse dalle carenze della Unione. Piaccia o non piaccia gli stati vengono ancora considerati le istanze in grado di difendere i valori fondamentali che interessano i cittadini europei. In questo quadro fatto di contradizioni e incertezze Percorsi costituzionali intende offrire al lettore una serie di contributi che riguardano i successi e gli insuccessi delle istituzioni europee negli anni della profonda crisi economica e politica che stiamo attraversando. Nessuna conclusione illuminante. Soltanto materiali che aiutino alla conoscenza e alla riflessione.

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