25 ottobre 2022
«Nel periodo cominciato nel ’94 e indicato come Seconda Repubblica l’Italia si è avvicinata a incarnare il cosiddetto ‘modello Westminster’ attraverso una evoluzione della sua Costituzione materiale. Il momento in cui più ci si è accostati a questo obiettivo è stato il 2008, quando le elezioni furono vinte dal PdL e l’opposizione era guidata da Walter Veltroni». Lo dichiara Gaetano Quagliariello, presidente della fondazione Magna Carta.
«Oggi, scartata l’impossibile ipotesi di tornare sui passi perduti – prosegue -, ci sono solo due opzioni a disposizione: il semipresidenzialismo alla francese e il cancellierato con sfiducia costruttiva e fiducia congiunta da parte delle due Camere. Ha fatto bene il premier Giorgia Meloni, nel corso del suo bel discorso programmatico – ha aggiunto Quagliariello -, a mostrare disponibilità nei confronti delle opposizioni, perché le riforme condivise sono riforme più forti e meglio riuscite. Ricordando però che, soprattutto in materia istituzionale, i compromessi non possono essere pasticci. In tal senso – conclude – nei prossimi giorni la fondazione Magna Carta presenterà una sua proposta da mettere a disposizione del dibattito politico».
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