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Dopo Arezzo: Ripartire dalla soggettività della società

FONDAZIONE MAGNA CARTA

Ripartire dalla soggettività della società

di Matteo Forte

La domanda posta da Gaetano Quagliariello circa lo spazio politico per quanti si dicono ancora “moderati” ha il merito di mettere a tema un qualcosa che le varie crisi (prima quella economica del 2008, poi quella pandemica, infine quella energetica legata al conflitto tra Russia e Ucraina) hanno sotteso e hanno impedito di affrontare direttamente, impegnati come siamo nel rispondere colpo su colpo alle necessità che di volta in volta si presentano. Il tema sotteso è quello della fine di un mondo, quello delle democrazie liberali e della loro egemonia sul governo della Terra. Non è un tema del tutto nuovo. La novità del dibattito sta nel cercare di capire se e come deve conseguentemente cambiare la rappresentanza politica. La categoria di “moderati” a giudizio di chi scrive non è più in grado di intercettare ampie fasce di elettorato, come in passato invece facevano la Dc e successivamente l’intuito di Berlusconi.

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matteo forte - fondazione magna carta

La riflessione del saggista e Consigliere comunale di Milano, Matteo Forte, si inserisce nel dibattito che si sta sviluppando a seguito del seminario “A Cesare e a Dio”, svolto a Bucine (Arezzo) il 2 e il 3 dicembre, avviato dal Presidente della Fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello. 

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