Privacy Policy Cookie Policy

In ricordo di Franco Frattini

La Fondazione Magna Carta onora la memoria di Franco Frattini attraverso il ricordo del Presidente Gaetano Quagliariello.


«Franco Frattini è stato, essenzialmente, un civil servent, competente, leale, onesto. In una parte della sua vita ha ritenuto che la politica potesse essere, per lui, il modo migliore per servire lo Stato. E dell’appartenenza politica ha avuto un’idea essenzialmente laica. Sapeva che l’adesione a un partito è sempre un fatto empirico e approssimativo, ma
anche che l’approssimazione conosce un limite che la coscienza vieta di superare. Quando a quel limite si è approssimato, Franco è tornato al suo lavoro in punta di piedi prima di assurgere ai vertici del Consiglio di Stato. È stato un esempio raro che merita di non andare disperso.

 

Il suo percorso si è incrociato varie volte con quello della Fondazione, soprattutto quando c’era da ribadire i fondamentali di un pensiero ancora incerto per mancanza di tradizione e di classe dirigente. Lo ricordiamo qui con alcune immagini che si riferiscono alla trasferta che Magna Carta organizzò a Washington nel 2008 e della Scuola di Alta formazione politica del 2017/2018. Il ricordo è per noi anche un impegno. Nella nostra attività approfondiremo il suo pensiero, la sua attività ma soprattuto continueremo a scavare quel solco che insieme abbiamo tracciato».

La Fondazione Magna Carta onora la memoria di Franco Frattini attraverso il ricordo del Presidente Gaetano Quagliariello.

«Franco Frattini è stato, essenzialmente, un civil servent, competente, leale, onesto. In una parte della sua vita ha ritenuto che la politica potesse essere, per lui, il modo migliore per servire lo Stato. E dell’appartenenza politica ha avuto un’idea essenzialmente laica. Sapeva che l’adesione a un partito è sempre un fatto empirico e approssimativo, ma anche che l’approssimazione conosce un limite che la coscienza vieta di superare. Quando a quel limite si è approssimato, Franco è tornato al suo lavoro in punta di piedi prima di assurgere ai vertici del Consiglio di Stato. È stato un esempio raro che merita di non andare disperso.

 

Il suo percorso si è incrociato varie volte con quello della Fondazione, soprattutto quando c’era da ribadire i fondamentali di un pensiero ancora incerto per mancanza di tradizione e di classe dirigente. Lo ricordiamo qui con alcune immagini che si riferiscono alla trasferta che Magna Carta organizzò a Washington nel 2008 e della Scuola di Alta formazione politica del 2017/2018. Il ricordo è per noi anche un impegno. Nella nostra attività approfondiremo il suo pensiero, la sua attività ma soprattuto continueremo a scavare quel solco che insieme abbiamo tracciato».