A L’Aquila la presentazione del romanzo “Una famiglia radicale”
Mercoledì 19 marzo a L’Aquila si è tenuta la presentazione del romanzo “Una famiglia radicale”, edito Rubbettino e scritto da Eugenia Roccella, Ministra della Famiglia, della Natalità e delle Pari Opportunità. La presentazione ha avuto luogo presso la libreria Colacchi, nel centro storico del capoluogo abruzzese. Sono intervenuti nel dibattito anche Gaetano Quagliariello, Presidente della Fondazione Magna Carta, e Stefano Fassina, Presidente dell’associazione Patria e Costituzione.
Si tratta di un romanzo memoir che racconta la particolare vita della famiglia Roccella, tipicamente patriarcale, meridionale e siciliana, ma anche gli albori di una cultura politica nuova, quella radicale. Erano gli anni cinquanta e sessanta, quelli in cui i radicali non erano snob o elitari, tutt’altro. I primi passi nel mondo politico di Quagliariello erano stati proprio nel Partito Radicale grazie a Franco Roccella, padre della Ministra, con il quale ha avuto un “rapporto quasi filiare”.
Il sessantotto e la nascita della democrazia universitaria sono altri temi che il romanzo attraversa. Craxi, Cossiga, Bodrato, Occhetto, Castelli e molti altri iniziarono proprio in quella fase. Dal dibattito è emerso non solo che Roccella sia stato una delle figure più ingiustamente dimenticate della Prima Repubblica, ma anche che il radicalismo è diventata una questione di massa che ha finito per omologare la sinistra che, come ha sottolineato Fassina, spesso si limita a parlare di diritti.
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