La trasformazione digitale non è solo un processo tecnologico: è una visione. È la chiave per ridurre le distanze, creare nuove opportunità e ridare slancio ai territori più fragili del nostro Paese. Oggi, ad Ascoli Piceno, questa visione ha preso forma concreta durante la presentazione della ricerca “Il valore della trasformazione digitale per il rilancio socioeconomico delle aree fragili”, promossa da Fondazione Magna Carta e Lutech, in collaborazione con Assomediatech.

L’evento, dal titolo significativo “Più connessi, più forti”, ha riunito istituzioni, esperti e rappresentanti del mondo dell’impresa, offrendo un’occasione di confronto e riflessione su come il digitale possa diventare una leva di coesione e innovazione.

Tra gli interventi istituzionali, hanno preso la parola:

• Francesco Acquaroli, Presidente della Regione Marche

• Guido Castelli, Commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma 2016

• Marco Fioravanti, Sindaco di Ascoli Piceno

A illustrare i risultati della ricerca è stata Maria Teresa Idone, ricercatrice dell’Osservatorio sulle aree fragili della Fondazione Magna Carta, che ha introdotto anche la tavola rotonda con importanti voci del settore:

• Vincenzo Cammarata, Responsabile Relazioni Istituzionali Lutech

• Guido Barbieri, Amministratore Delegato di Ei Towers Spa

• Pier Luigi Romiti, Direttore Marketing e Comunicazione Diagram Group

Il dibattito è stato arricchito dagli interventi di:

• Bernardino Chiaia, curatore scientifico della ricerca

• Sandro Antenucci, Direttore dell’Osservatorio sulle aree fragili FMC

• Gaetano Quagliariello, Presidente della Fondazione Magna Carta

Le conclusioni sono state affidate a Gian Mario Spacca, Coordinatore di HAMU, mentre il coordinamento dei lavori è stato curato da Francesca Rossi Bollettini, Presidente del Distretto turistico culturale Il Piceno e collaboratrice dell’Osservatorio Aree Fragili FMC.

Un sentito ringraziamento al Comune di Ascoli Piceno per l’ospitalità e a tutti coloro che, con la propria presenza e il proprio contributo, hanno reso possibile una giornata di dialogo, approfondimento e impegno concreto. Perché la trasformazione digitale, se condivisa, può davvero diventare motore di rinascita per i nostri territori più vulnerabili.