Comunicato stampa della Fondazione Magna Carta
«Sei sezioni, corrispondenti alle sfide tematiche più importanti del nostro tempo, e un parterre di esperti che va dai docenti agli imprenditori, dagli opinionisti a persone impegnate a vario titolo nelle istituzioni civili e culturali del nostro Paese. È il comitato scientifico della Fondazione Magna Carta, che fra presenze storiche e nuovi ingressi è stato riorganizzato nell’ambito di una importante ristrutturazione interna del think tank liberale presieduto da Gaetano Quagliariello, che nel 2023 taglia l’importante traguardo dei vent’anni di vita». È quanto si legge in una nota della Fondazione Magna Carta.
Le sezioni
«Con il coordinamento di Raffaele Perna – si legge ancora -, il comitato si articola in un’area Economica, della quale fanno parte Emanuele Canegrati, Lorenzo Castellani, Natale Forlani, Beniamino Quintieri, Salvatore Rebecchini, Gennaro Terracciano; in una sezione dedicata alla Giustizia, con la partecipazione di Luca Antonini, Fabio Cintioli, Elio Costa, Ugo Grassi, Michele Rosboch, Giorgio Spangher, Nicolò Zanon; e ancora a occuparsi di Istituzioni saranno Giuseppe Calderisi, Giuseppe de Vergottini, Mario Esposito, Maurizio Griffo, Giovanni Orsina, Raffaele Perna, Andrea Spiri, mentre in ambito Geopolitico ad animare la relativa sezione sono Pialuisa Bianco, Romano Borchiellini, Matteo Bressan, Giuseppe Caputo, Sebastiano Cardi, Maria Elena Cavallaro, Giancarlo Loquenzi. Previste infine le aree Sanità e welfare – Scienza e persona, con il contributo di Giancarlo Blangiardo, Fabiola Bologna, Clemente Cesarano, Assuntina Morresi, Annamaria Parente, Maurizio Sacconi, e una dedicata alle Aree Fragili dell’Italia, della quale fanno parte monsignor Liberio Andreatta, Luigi Cantamessa, Bernardino Chiaia, Fabio Dattilo, Giulio De Rita, Alessandra Faggian, Stefano Mantella, Alberto Milotti».
Il commento
«Dopo due crisi di proporzioni planetarie, mentre l’Italia e l’intero Occidente sono alle prese con il bisogno di ripartenza – afferma il presidente Quagliariello -, un ‘pensatoio’ per l’elaborazione di idee è quanto mai necessario. In vent’anni di vita Magna Carta ha conquistato un’autorevolezza che l’ha affermata nel panorama dei think tank italiani e non solo, per questo in un momento cruciale come quello che stiamo vivendo intendiamo rilanciarne l’attività contribuendo a mettere in rete energie, idee e competenze».
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