Gaetano Quagliariello, Presidente della Fondazione Magna Carta, ha rilasciato un’intervista a Beemagazine al termine della due giorni passata a Parigi e dedicata ad incontri e conferenze con le maggiori istituzioni culturali francesi.
La riforma delle pensioni imposta da Macron è stata necessaria, perché la situazione era “incompatibile con le altre democrazie avanzate”. Anche la scelta di sfruttare l’articolo 49.3 non è stata sbagliata, secondo il Presidente è un istituto comunque migliore della questione di fiducia italiana.
Tuttavia, sottolinea che il governo ha sottovalutato le reazioni di piazza immaginando erroneamente che la popolazione sarebbe stata più concentrata sulle misure di contrasto all’inflazione. Una delle risultanti politiche più allarmanti è che la destra gollista ne è uscita a pezzi. “Oggi come oggi la vicenda della riforma delle pensioni ha aumentato le sue chances e ha finito di distruggere i gollisti. Non c’è più un partito di destra non lepenista”, ha spiegato Quagliariello.
“L’ambiente del gollismo moderato e liberale è molto interessato all’evoluzione dei rapporti tra la premier Meloni e l’Europa”. Giorgia Meloni non è certo vista come un alter ego di Marine Le Pen, i temi della sovranità europea e della concretezza nell’amministrazione della cosa pubblica sono centrali.
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