Leadership, mutamenti nel sistema politico e prospettive sul medio e lungo termine per i “centristi” sono gli argomenti trattati dal Presidente della Fondazione Magna Carta, Gaetano Quagliariello, nel suo articolo “Consigli non richiesti ai centristi”, pubblicato nell’ultimo numero del mensile “Formiche”. “Dietro lo scontro tra Meloni e Schlein – spiega il Professore – si intravede il cambiamento strutturale del paradigma classico del conflitto politico. Siamo stati abituati fin qui a considerare […] che nei sistemi bipolari il ruolo di partiti pivot venga svolto dalle forze più spostate verso il centro del sistema”. Adesso, però, le regole del ‘gioco’ sono saltate, in quanto mutate sono anche le forme della comunicazione politica (in primis determinate dal ruolo assunto dal web e dai social media nei processi di formazione del consenso) e le richieste provenienti dall’elettorato, spostato sempre più su posizioni polarizzanti.
“L’enorme spazio che si viene a creare tra due schieramenti polarizzati è un territorio virtuale e non è affatto scontato che possa configurarsi come spazio politico autonomo – aggiunge Quagliariello – I cosiddetti “centristi” dovrebbero inventare una forma-partito originale differente da quella del “partito a rete vassalla” oggi in voga, trovare una leadership giovane e reinterpretare un patrimonio identitario alla luce dei cambiamenti epocali in atto”.
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