Sintesi dell’intervista al presidente Gaetano Quagliariello realizzata da Gianluca Testa e pubblicata sul numero speciale del giornale Comunità Montagna di Uncem.
Le fondazioni si stanno rivelando dei potentissimi vettori per tradurre in azioni le opportunità offerte da finanziamenti e progetti, quali Pnrr e Fondo Complementare.
Fondazione Magna Carta è sempre stata in prima, in virtù del forte legame col territorio abruzzese e in particolare con L’Aquila, ancora ferita dal sisma dell’aprile 2009. I fondi allocati rischiavano di non essere assegnati, poiché la disponibilità era stata erogata durante l’estate con scadenza entro la fine dell’anno. Magna Carta, in quanto parte del Protocollo d’intesa tra le Fondazioni e Associazioni con il Commissario Straordinario per la Ricostruzione del Sisma 2016, il Coordinatore della Struttura tecnica di missione della Presidenza del Consiglio ed il Dipartimento Casa Italia, ha lavorato proprio per agevolare la diffusione delle opportunità offerte dal Fondo Complementare nell’aquilano, tra agosto e dicembre 2022.
Fondamentale, ribadisce il presidente di Magna Carta Quagliariello, è stato ed è il coinvolgimento degli enti locali sparsi sul territorio. Laddove la politica, percepita come lontana e inaridita, fallisce o non riesce ad arrivare, arrivano le fondazioni, che agiscono da collante attraverso processi di studio e ricerca e poi di azione.
Altro fattore di crisi è certamente la condizione delle aree interne del Paese, condizioni pregresse che vengono da molto lontano e che il terremoto ha solo reso ancora più evidenti. Le aree interne, di fatto, soffrono più di ogni altra area i disagi provocati dalla denatalità e dall’abbandono da parte dei giovani e delle famiglie. Le conseguenze ovviamente ricadono soprattutto sul tessuto economico e sociale di questi territori.
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