Si riporta di seguito una sintesi ragionata del volume “Tendenze demografiche in Italia. Fattori di crisi e azioni di riequilibrio”

Premessa

Nel 2022, l’Osservatorio permanente sulla crisi di sistema della Fondazione Magna Carta ha assunto come proprio focus la crisi demografica. Alla fine della ricerca è stato pubblicato il volume “Tendenze demografiche in Italia. Fattori di crisi e azioni di riequilibrio”. Da molti, anche critici abbastanza esigenti, è stato considerato un contributo esaustivo e al tempo stesso sintetico che ci dice “a che punto è la notte” e cosa ci si debba attendere se non ne sapremo accelerare il termine. Per comprendere come si è arrivati alla situazione attuale, la ricerca ha riavvolto il nastro partendo essenzialmente dai dati storici.

1. Inquadramento storico

L’ultimo secolo di sviluppo demografico a livello globale – a partire dagli anni Venti fino ai nostri giorni – mostra una forte turbolenza. Le dinamiche da evidenziare sono due:

• Fino agli anni ’90 dello scorso secolo si registra una crescita della popolazione globale poderosa e quasi frenetica;
• Alla fine del XX secolo compaiono in molti paesi tendenze alla stagnazione e al calo delle nascite, anche in assenza di epidemie o carestie.

1.1 Dalla crescita…

L’ingente crescita della popolazione fino agli anni ’90 dipende essenzialmente dall’incrocio di tre fattori:

• Un gran numero di persone permane in assetto di economia agricola e conserva una visione tradizionale della vita;
• L’innovazione tecnologica accelera e provoca aumenti di produttività;
• La medicina fa grandi progressi: abbatte il numero di bambini morti subito dopo il parto e allunga le prospettive di vita dei più anziani;

1.2 …alla decrescita

I principali fattori che segnano in negativo le tendenze demografiche sono essenzialmente due:

• L’urbanizzazione forzata legata alla capillare espansione dell’industria;
• La conseguente riorganizzazione dei quadri mentali che strutturano le scelte dell’

Quest’ultimo fattore contiene la chiave interpretativa del fenomeno in atto. In buona sostanza, si può affermare che per la rapidità dei cambiamenti nei trend di sviluppo e per la potenza delle conseguenze che investono ogni ambito della vita collettiva, il fattore principale delle turbolente dinamiche demografiche a livello globale dell’ultimo secolo, è una capillare rivoluzione che nelle società più ricche sta interessando il modo di concepire la vita personale. È, per l’essenziale, la rivoluzione individualista. Una rivoluzione che porta a:

• cambiare i progetti di vita che si svincolano dall’ordine della tradizione;
• concepire e legittimare la scelta personale come essenziale elemento di libertà;
• dare spazio ad un impulso cosmopolita che allontana dal radicamento d’origine;
• moltiplicare i valori di riferimento che nascono dalla ricombinazione dei prodotti ideologici messi in circolo dai flussi mediali.

La conseguenza naturale di tutto ciò è che i comportamenti attinenti alla famiglia e al ruolo di genitore perdono lo status di elemento decisivo della vita e si frammentano in mille rivoli personalizzati.

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