Per celebrare i vent’anni di attività, la Fondazione Magna Carta ha realizzato un volume fotografico che ripercorre e racconta le tappe e le personalità che hanno segnato la sua storia.
La raccolta “Vent’anni di Magna Carta (2003-2023). Comprendere il XXI secolo” si apre con l’evocazione di un’immagine. Nell’introduzione, affidata alle parole e alla memoria di Gaetano Quagliariello, il Presidente di FMC rievoca un ricordo personale: quello di tre amici seduti a un tavolino di un bar in Piazza Navona, in una sera d’ottobre del 2002, che si interrogano sul presente e sul futuro dell’area liberale in Italia. È una foto mancante, questa, ma che avrebbe inaugurato l’inizio del percorso di Magna Carta, nel momento stesso della sua ideazione.
I think tank, al tempo della nascita della Fondazione, erano poco più che organizzazioni collaterali ai partiti politici. Magna Carta, dal canto suo, ha cercato negli anni di costruire una comunità e creare un luogo di dibattito che non fosse solo di facciata. Ne sono un chiaro esempio gli eventi, alla presenza di personalità di primo piano dello scenario politico e culturale nazionale ed internazionale, come le Letture annuali, ma anche i momenti di confronto tra rappresentanti idee contrapposte, come nel caso degli incontri fra laici e cattolici di A Cesare e a Dio. In altre occasioni, invece, rappresentanti di visioni politiche e sociali differenti hanno ‘materialmente’ unito le forze: è il caso della produzione di un volume dedicato a Pasolini (Il profeta scandaloso), realizzato a quattro mani da Quagliariello e Stefano Fassina.
Magna Carta è stata ed è ancora oggi fucina di elaborazione di ricerche sui grandi temi di attualità: l’insorgenza del fondamentalismo islamico, i tavoli transatlantici di dialogo con gli Usa, la necessità di riflettere sul futuro dell’Europa, l’annosa questione Nord-Sud, i mutamenti antropologici e sociali, la crisi economica dal 2008, le aree interne (in particolare con riferimento a L’Aquila e ai crateri del 2009 e del 2016), gli squilibri territoriali, le misure di sostenibilità, il Covid 19 e l’inverno demografico.
Fondamentali anche i momenti di formazione, segnati dagli appuntamenti annuali prima con la Summer School e poi con la Scuola di Alta formazione politica, che hanno visto alternarsi, oltre che emeriti rappresentanti delle istituzioni, delle imprese, del terzo settore nel ruolo di docenti, almeno due generazioni di studenti, alcuni dei quali oggi ricoprono dei ruoli di rilievo nel panorama politico.
In questi vent’anni, Magna Carta ha cercato di rappresentare un luogo di incontro, di consolidamento delle idee liberali, ma soprattutto una ‘casa’ dove le porte fossero aperte a chi desiderasse confrontarsi e talvolta scontrarsi, sempre nel rispetto reciproco.
La raccolta fotografica vuole essere una testimonianza di tutto ciò.
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