Venerdì 17 e sabato 18 novembre – Il Baco da Seta – L’Aquila(L’Aquila)
Demografia e aree interne. I rischi dell’abbandono
Sono diversi i rischi che corrono le aree interne italiane e uno dei principali è rappresentato dallo spopolamento. Questo fenomeno porta con sé tutta una serie di conseguenze che possono ripercuotersi sull’assetto economico-sociale di questi territori.
Per cercare di dare risposta ai tanti quesiti che questa sfida pone, la Fondazione Magna Carta ha dedicato l’edizione di quest’anno degli incontri “A Cesare e a Dio” al tema “Demografia e aree interne. I rischi dell’abbandono”. L’appuntamento si è svolto all’Aquila tra venerdì 17 e sabato 18 novembre.
VIDEO
Video 17 novembre
Indirizzi di saluto ← Clicca per aprire il link
Con gli interventi di Gaetano Quagliariello e S. Em. R. Card. Giuseppe Petrocchi.
Relazioni introduttive ← Clicca per aprire il link
Con gli interventi di Giancarlo Blangiardo, S. E. R. Mons. Felice Accrocca e Pierluigi Biondi.
Amministratori e territori: esperienze a confronto ← Clicca per aprire il link
Con gli interventi di Florindo Rubbettino, Marco Fioravanti, Nicola Alemanno, Alfonso Dattolo, Nicola Trunfio.
Video 18 novembre
La dimensione sociale: lavoro, welfare e sicurezza ← Clicca per aprire il link
Uno sguardo verso l’Europa: il caso olandese ← Clicca per aprire il link
A cura di Johannes De Jong.
Lo sviluppo possibile ← Clicca per aprire il link
Conclusioni ← Clicca per aprire il link
A cura di Gaetano Quagliariello e Guido Castelli.
Videomessaggio di S. Em. R. Card. Camillo Ruini ← Clicca per aprire il link
MATERIALI
La maggioranza dei comuni italiani ha meno di cinquemila abitanti. Molti di essi costituiscono quei territori che il senso comune indica come “aree interne”. Essi rischiano di spopolarsi in pochi anni. Borghi dalla storia secolare stanno andando incontro all’inquietante prospettiva di cadere nell’oblio. Questa dinamica, provocata dall’invecchiamento della popolazione e dal basso tasso di natalità, richiede una riflessione urgente se si vuole evitare che una parte del nostro patrimonio naturale, sociale e culturale venga marginalizzata.
Intorno alla questione del rapporto tra aree interne e demografia può, perciò, risultare utile e urgente riannodare il filo del dialogo tra credenti e non credenti: quel filo sottile che la Fondazione Magna Carta sostiene attraverso gli Incontri “A Cesare e a Dio”, facendo il possibile affinché esso non si spezzi. Quest’anno, non casualmente, la sede prescelta per l’incontro è L’Aquila, che delle aree interne può essere considerata la capitale. Esso ha avuto luogo il 17 e il 18 novembre. Il dialogo si è strutturato a partire da alcune solide premesse delle quali si ricordano solo alcuni tratti essenziali ed evocativi.
Sul versante dei credenti va sottolineato il reiterato monito della Chiesa a prendersi cura del Creato, la nostra “Casa comune”. Solo per riferirsi ai testi più recenti, possiamo segnalare la ‘Pastorale di Benevento’ con la quale la Chiesa invoca più attenzione e più opportunità per i giovani che scelgono di restare nelle loro comunità di origine, per le famiglie che scelgono di fare un figlio e per quelle che decidono di prendersi cura degli anziani. L’affermazione di Papa Benedetto per cui il declino demografico sta privando la nostra società della vitalità e del potenziale incarnato dai nostri figli, sottolinea l’urgenza della sfida. Da qui l’invito che la Chiesa ha rivolto alla politica affinché formuli proposte che possano assicurare la crescita unitaria e inclusiva dell’Italia di provincia.
Sul versante dei non credenti molte delle preoccupazioni espresse dalla Chiesa possono essere declinate pur prescindendo da motivi d’ordine squisitamente religioso o anche solo identitario. L’abbandono di vasti strati del Paese, infatti, pone problemi in ordine alla gestione del territorio aggravati dalle ricorrenti crisi climatiche, alla perdita di una consistente porzione di Pil per il declino di un’economia che — se invece sostenuta — presenterebbe non irrilevanti margini di sviluppo; alla gestione sociale e sanitaria di una fetta di popolazione che va incontro ai problemi d’invecchiamento senza supporti né familiari né di strutture pubbliche; alla sicurezza e al rispetto della legalità, in quanto territori in stato d’abbandono presentano un più alto rischio d’infiltrazione criminale.
Da queste premesse il confronto si è sviluppato intorno a questioni concrete, con lo scopo di favorire soluzioni di natura sociale, amministrativa e anche legislativa. Di seguito si citano solo alcune delle questioni che verranno affrontate, a riprova della ricchezza e della complessità della tematica: in che modo e con quali mezzi investire nel capitale sociale, per creare nuove opportunità di sviluppo sostenibile; come rafforzare il senso di appartenenza delle comunità locali e, dunque, la loro coesione sociale; con quali strumenti sostenere le economie locali, la loro diversificazione e lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile; con quali mezzi, entro quali limiti e con quali garanzie creare un rapporto tra lo spopolamento delle aree interne e il fenomeno immigratorio; come potenziare l’istruzione e la formazione di competenze adeguate alle specifiche esigenze dei territori; come potenziare le reti di trasporto e le infrastrutture digitali al fine di “disintermediare” per collegare le aree interne a mercati più ampi procurando ad esse maggiori opportunità economiche; se e attraverso quali processi di riassetto amministrativo si potrà investire sulle “città medie” come punti di contatto e coordinamento per paesi e borghi altrimenti lasciati privi di effettivi riferimenti.
PROGRAMMA
Venerdì 17 novembre
Indirizzi di saluto (15.00 – 15.30)
Gaetano Quagliariello – Presidente Fondazione Magna Carta
S. Em. R. Card. Giuseppe Petrocchi – Arcivescovo dell’Aquila
Relazioni introduttive (15.30 – 16.45)
Giancarlo Blangiardo – Già Presidente Istat
S. E. R. Mons. Felice Accrocca – Arcivescovo di Benevento
Pierluigi Biondi – Sindaco dell’Aquila
Amministratori e territori: esperienze a confronto
Coordina Florindo Rubbettino – Primo Panel (16.45 – 18.00)
Nicola Alemanno – Sindaco di Norcia (PG)
Marco Fioravanti – Sindaco di Ascoli Piceno
Alfonso Dattolo – Sindaco di Rocca di Neto (KR)
Nicola Trunfio – Sindaco di Villamaina (AV)
Coffee break (18.00 – 18.30)
La sfida dell’ambiente ai cleavages tradizionali e le famiglie politiche europee
Coordina Gaetano Quagliariello – Secondo Panel (18.30 – 19.45)
Stefano Fassina – Presidente Patria e Costituzione
Nicola Procaccini – Parlamentare europeo
Luigi Marattin – Deputato della Repubblica
Sabato 18 novembre
La dimensione sociale: lavoro, welfare e sicurezza
Coordina Giulio De Rita – Terzo Panel (9.00 – 10.15)
Sanità Annamaria Parente – Già Presidente Commissione Igiene e Sanità del Senato
Lavoro Natale Forlani – Consulente Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali
Sicurezza Antonio Guerriero – Procuratore della Repubblica di Frosinone
Welfare aziendale Francesca Rizzi – Co-founder e CEO Jointly
Uno sguardo verso l’Europa: il caso olandese
Quarto Panel (10.15 – 10.30)
Johannes de Jong – Direttore Sallux Foundation
Lo sviluppo possibile
Coordina Gian Mario Spacca – Quinto Panel (10.30 – 11.45)
I treni storici Luigi Cantamessa – Direttore Fondazione FS
Innovazione Serafino Sorrenti – CIO Presidenza del Consiglio dei Ministri
Turismo Ivana Jelinic – Amministratore delegato ENIT
Infrastrutture Massimo Bruno – CCAO Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane
Energia Davide Ciciliato – Head of Tirreno-Adriatica Territorial Area, Enel
Conclusioni
Videomessaggio di S. Em. Card. Camillo Ruini
Gaetano Quagliariello – Presidente Fondazione Magna Carta
Guido Castelli – Commissario straordinario sisma 2016
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