Riportiamo un estratto dell’editoriale del Presidente Quagliariello pubblicato il primo novembre su La Gazzetta del mezzogiorno.
Sull’elezione diretta del capo di governo, scelta una via impervia
Perché si è scelto di eleggere direttamente il Capo dell’esecutivo anziché il Capo dello Stato?
La riforma della Costituzione proposta dal governo, il cui testo sarà approvato nella seduta del Consiglio dei Ministri di venerdì, è imperniato sull’elezione diretta del Presidente del Consiglio. La notizia suscita immediatamente due domande: perché si è scelto di eleggere direttamente il Capo dell’esecutivo anziché il Capo dello Stato? E perché, fino ad oggi, tanti Paesi si sono orientati verso l’elezione diretta del Presidente della Repubblica mentre quelli che hanno scelto di eleggere direttamente il Presidente del Consiglio si contano sulle dita di una mano?
Le domande sono evidentemente correlate e, naturalmente, debbono esserlo anche le risposte. Credo di non correre il rischio delle interpretazioni arbitrarie ipotizzando che la ragione principale per cui governo e maggioranza abbiano pensato in tal modo è quella di preservare una figura di garanzia alla quale, tra l’altro, gli italiani sono molto affezionati: quella del Presidente della Repubblica.
Mantenendo inalterati i suoi poteri – questo credo sia stato il ragionamento – tutti si sentiranno più garantiti e nessuno dovrà preoccuparsi che l’elezione diretta possa innescare delle «derive plebiscitarie».
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