L’università italiana sta vivendo la sua stagione peggiore. Non si tratta, purtroppo, di una constatazione di parte ma di un’analisi accreditata dall’autorevole parere di tanti “addetti ai lavori” di destra, di sinistra e di centro. Se il 2006 è stato l’anno dello stallo, il 2007 è stato quello dell’inseguirsi di progetti tanto costruttivisti quanto velleitari. Intanto i problemi sono andati incancrenendosi, le risorse pubbliche si sono ulteriormente affievolite senza che si siano attivate strategie di rilancio che poggiano su differenti mezzi. L’eccellenza si è così confinata in spazi sempre più di nicchia.
In questa situazione, l’università rischia di divenire lo specchio, e ancor più l’emblema, di un più generale declino del Paese. Nel 2008 qualcosa può accadere. Ed è bene che accada. Se dovesse esserci una “svolta” nella conduzione del Paese al livello generale, sarà bene che siano a disposizione riflessioni e programmi affinché possa modificarsi il corso che l’ultimo ministero ha inteso tracciare. Se, invece, si cercherà di tradurre in atti concreti le velleità costruttiviste attualmente maturate solo al livello di proposte e progetti, è auspicabile che dal mondo dell’università venga finalmente una reazione. Sarebbe un esempio virtuoso, per una volta, di utilizzo di quel potere corporativo che di norma blocca lo sviluppo del Paese.
Per questo, Magna Carta dedica il suo primo paper del 2008 a fare il punto sul dibattito pubblico sul tema dell’università, così come si è fin qui sviluppato. Si tratta dei commenti analitici che il Presidente della Fondazione Sen. Gaetano Quagliariello ha consacrato ai documenti governativi nell’anno appena trascorso. In appendice si riporta, quindi, la proposta di legge presentata al Senato da Forza Italia che tende a una liberalizzazione dell’università, fino all’auspicabile abolizione del valore legale del titolo di studio.
Si tratta di materiali schiettamente di parte, che non lesinano giudizi anche sferzanti. È un bene che nella fase iniziale del confronto le posizioni siano espresse con chiarezza, riservando a un tempo successivo, semmai, l’individuazione di soluzioni condivise. Solo in tal modo queste potranno non risultare compromessi al ribasso.
Indice
1. La contro riforma del Concorso per i ricercatori universitari
Documento 1
Schema di regolamento recante modalità di svolgimento dei concorsi per ricercatore universitario
2. La riforma degli ordinamenti didattici: quando la cura ammazza il malato
Documento 2
Linee guida per la definizione dei nuovi ordinamenti didattici
3. Un patto contro la competitività
Documento 3
Patto per l’Università e la ricerca
Documento 4
Misure per il Risanamento finanziario e l’incentivazione dell’efficacia del sistema universitario
Appendice
Proposta per la riforma dell’università: ddl 1252“Ordinamento del sistema universitario nazionale. Delega al Governo per l’abolizione del valore legale del diploma di Laurea”