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Pensioni ed equità tra generazioni

 

Aprile 2010, pp. 13

 

Il tema del rapporto fra generazioni è una delle questioni centrali della politica italiana all’inizio del nuovo Millennio. Si avverte, cioè, l’esigenza di una riflessione sul fatto che alcuni istituti fondamentali del sistema economico e sociale italiano, realizzati in una fase storica molto diversa da quella attuale, non si siano in alcun modo adeguati ai successivi cambiamenti del sistema e siano causa di una serie di fratture molto gravi che sono, poi alla base di quella scorsa competitività dell’Italia sul panorama internazionale.

L’Italia ha un sistema sociale – si pensi al sistema pensionistico ma, soprattutto, al mercato del lavoro – in cui il rapporto tra insiders e outsiders è ormai cristallizzato e qualunque tentativo di riforma si scontra con la difesa corporativa di chi alcune tutele le ha ottenute, e in cui paradossalmente – questa è la realtà più singolare – vi è una quasi complessa assenza di consapevolezza da parte di coloro che dovrebbero essere in prima fila per rivendicare un cambiamento del sistema. Basti pensare, ad esempio, alla problematica legata all’articolo 18.

In questa prospettiva dovrebbe essere collocata anche la materia pensionistica, da affronatre con una logica più ampia nella quale alle questioni di natura strettamente finanziaria si affianchino anche valutazioni di carattere politico e culturale. Occorre cioè capire se sono sia necessario apportare all’attuale sistema i correttivi necessari a definire un miglior equilibrio nel confronto fra le generazioni, garantendo un’adeguata prospettiva previdenziale ai giovani di oggi, pensionati di domani.

 

Indice

Il patto intergenerazionale

Fondazione Magna Carta, 26 Aprile 2010