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Ddl Riforme

Il Consiglio ha approvato un disegno di legge che stabilisce una normativa accelerata per la disciplina del procedimento di revisione costituzionale.

Il Comitato

    • Il Comitato è composto da venti senatori e venti deputati nominati dai presidente delle Camere e scelti tra i membri delle commissioni permanenti per gli Affari Costituzionali rispettivamente del Senato e della Camera. Ne faranno parte di diritto i presidenti delle predette Commissioni.

 

  • La nomina dei componenti del Comitato avverrà su designazione dei Gruppi parlamentari delle due Camere seguendo i seguenti criteri: a)  in base alla consistenza numerica dei Gruppi; b) in base al numero di voti conseguiti dalle liste e dalle coalizioni di liste ad essi riconducibili; c) assicurando almeno un rappresentante per ogni Gruppo e un rappresentante delle minoranze linguistiche.

Le competenze del Comitato

Il Comitato dovrà esaminare i progetti di revisione dei Titoli I, II, III e V della parte Seconda della Costituzione che riguardano le materie della forma di Stato, della forma di Governo e del bicameralismo. Saranno i presidenti di Senato e Camera ad assegnare al Comitato i disegni e le proposte di legge perché vengano esaminati in sede referente.

Una volta completato l’esame della proposta di legge, il Comitato trasmetterà ai Presidenti delle Camere i progetti di legge costituzionale, corredati di relazioni illustrative e di eventuali relazioni di minoranza. Per la votazione dei testi nelle assemblee si osserveranno le norme dei rispettivi regolamenti.

La tempistica

I lavori parlamentari sulle riforme costituzionali sono organizzati in un periodo massimo di 18 mesi: l’approvazione da parte del Parlamento del presente disegno di legge può essere prevista per fine ottobre 2013, quando la Commissione degli esperti avrà già terminato di lavorare e fornito le proprie conclusioni al governo. Il comitato parlamentare lavorerà fino alla fine di febbraio 2014. Per la fine di maggio è possibile prevedere la prima lettura di una Camera; per gli inizi di settembre la prima lettura dell’altra Camera. Per la fine di ottobre 2014 la seconda deliberazione e l’approvazione finale della riforma, salvo l’eventuale svolgimento del referendum confermativo che il governo ritiene comunque opportuno che venga svolto.

Il Referendum

La legge o e leggi costituzionali approvate saranno sottoposte a referendum solo se, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne faranno richiesta un quinto dei membri di una Camera o 500 mila elettori o Cinque consigli regionali, anche qualora siano state approvate nella seconda votazione a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera.

fonte: Governo Italiano