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A dieci anni dalla scossa che ha colpito al cuore l’Aquila non é solo il tempo del consuntivo, é anche il momento per gettare le fondamenta del futuro. Da qui deriva la convinzione che le celebrazioni del decennale dal 6 aprile 2009 debbano essere l’occasione per inaugurare una nuova pagina della storia della città ponendo solide basi per un progetto lungimirante e di ampio respiro.

Negli ultimi anni, il susseguirsi frenetico degli eventi seguiti alle scosse, le condizioni proibitive e i tempi ristretti nei quali si sono delineate decisioni e azioni non hanno, comprensibilmente, lasciato molto spazio alla fase strategica e di scenario di medio lungo termine. Inoltre, il passaggio dalla prima fase emergenziale a quella, tutt’oggi in corso, della ricostruzione ha inevitabilmente portato con sé squilibri e disarmonie, che, se non corretti, rischiano di divenire fattori di crisi incontrovertibile nel momento in cui la fase della ricostruzione cederà il passo a quella della normalità e il contributo speciale di finanza pubblica terminerà.

Questi segnali di allarme – alcuni dei quali oltrepassano l’orizzonte delle città – possono essere identificati nello spopolamento, nella diminuzione delle nascite, nella crisi del mercato edilizio, nella delocalizzazione di attività produttive e artigiane, nella crisi del sistema universitario, nella difficoltà di collegamento attraverso reti materiali (infrastrutture, strade, linee ferroviarie) e immateriali (rete telefonica, collegamento internet).

Affinché gli effetti collaterali del sisma possano essere riconvertiti in nuove opportunità e le ingenti risorse stanziate possano essere considerate non un finanziamento a fondo perduto, bensì un investimento, è necessario che fin da ora si proceda su un doppio binario. Da un lato, che ci si avvii celermente al completamento della ricostruzione, tanto degli edifici privati quanto degli immobili pubblici rimasti indietro, dall’altro che si metta in piedi un laboratorio di idee, proposte, progetti e scenari che siano in grado di prevedere il ritorno alla vita ordinaria e di garantire un futuro al Capoluogo abruzzese.

Occorre delineare i tratti di un progetto di medio lungo periodo che renda possibile ricreare, passo dopo passo, la vivacità sociale, turistica, produttiva che restituisca all’Aquila il posto che gli spetta nel contesto abruzzese e la proietti come centro di avanguardia a livello nazionale e internazionale.

Al fine di stimolare questa fase di programmazione e proposta, nonché di darle basi solide, la Fondazione Magna Carta instituisce una task
force di esperti, professionisti e manager di caratura e fama nazionale che possano mettere la loro esperienza al servizio dell’Aquila. Il lavoro della task force avrà come risultato la produzione di un manifesto programmatico che offra agli amministratori alla comunità aquilana proposte, idee, progetti in grado di garantire allo sviluppo della città slancio e continuità.

La fase di approfondimento ed elaborazione dei contributi sarà suddivisa in settori di competenza, nell’ambito dei quali volti di chiara fama accademica, imprenditoriale, professionale metteranno a disposizione della città dell’Aquila la loro esperienza. I garanti della task force svolgeranno un ruolo di pivot che consentirà di captare e coordinare tutte le energie locali disponibili a dare un proprio contributo.

I lavori della task force si svolgeranno in occasione di due tavole rotonde, una inaugurale e una conclusiva, nonché da progressive consultazioni da remoto tra i componenti. Attraverso i contributi scritti elaborati i componenti della task force offriranno spunti, proposte e programmi che verranno condivisi a livello nazionale e locale e risulteranno in una pubblicazione editoriale presentata in occasione delle celebrazioni ufficiali del decennale.

L’obiettivo finale risiede nel fornire un prezioso contributo strategico, programmatico che possa fungere da bussola per gli amministratori e per la Città intera, una direzione di marcia che permetta di iniziare fin da ora a posare le basi per garantire una crescita economica, sociale e culturale della Città anche quando i fondi pubblici stanziati negli ultimi anni verranno meno.

 

Aree di approfondimento e Garanti della Task Force

 

PATRIMONIO IMMOBILIARE e URBANISTICA

Bernardino CHIAIA

Vice Rettore Politecnico di Torino

Francesco KARRER

Architetto e Urbanista, già presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

INFRASTRUTTURE e LOGISTICA

Alberto MILOTTI

Professore di Economia e Politica dei Trasporti – Università Bocconi

IMPRESA e RICERCA

Sergio DOMPÉ

Presidente e CEO Dompè Farmaceutici

CULTURA e TURISMO

Ettore MOCCHETTI

Architetto e Direttore delle riviste AD e Traveller

UNIVERSITÀ e FORMAZIONE

Adriano DE MAIO

già rettore del Politecnico di Milano e della LUISS Guido Carli di Roma

Alessandra FAGGIAN

Pro-Rettore del Gran Sasso Science Institute

IMMAGINE e COMUNICAZIONE

Alessandro De ANGELIS

Vice Direttore Huffington Post Italia

SMART CITIES e NUOVE TECNOLOGIE

Maria Francesca MERLONI

UNESCO Goodwill Ambassador for Creative Cities

INIZIATIVE COMUNITARIE e SOLIDARIETÀ

Dario VERZULLI

Presidente Associazione Autismo Abruzzo Onlus